Risposta ad un lettore (12 Differenti realtà - maggio 2025)

 



Caro scrittore,
ci sono cose che per raccontarle occorre arte, perché solo con questa si può passare attraverso le regole per poi superarle...
Lasciami dire che sono molto colpita dalla tua visione, da come le tue regole divengono formule capaci di cogliere semplici episodi di vita quotidiana che si traducono in una delicata e discreta scoperta dell'anima profonda dei tuoi personaggi. E tutto si trasforma in poesia.

(12 Differenti realtà - maggio 2025)



Caro lettore,

devo una risposta alla delicatezza delle tue pennellate… ci sono racconti che per leggerli (come per scriverli) serve pazienza, per andar oltre le regole ed arrivare alla sostanza, all’animus (donandi) dei personaggi, qual che sia la loro parte in commedia. Un buon lettore non è da meno di un buon scrittore, come l’altra faccia di una medaglia.

Un tempo al guardare le incredibili realizzazioni umane (artistiche) provavo invidia e sconforto, a causa del desiderio d’essere più di quel che si è.                  

Non so esattamente quando ma ad un certo momento mi è accaduta una cosa strana… non ho più avvertito la separazione tra me e l’opera che ammiravo.

Ok, sono negato per (fare) la musica ma quando l’ascolto, quando guardo un quadro, leggo una poesia ecc, il focus è sul contenuto… non importa chi l’ha fatto, che ha già avuto la sua ricompensa per il privilegio d’esser stato toccato (secondo la sua misura) dall’ispirazione.

Nel mondo “artistico” si comincia con una pagina vuota, colà condotti da una “disposizione” che sollecita ad applicar le regole della scrittura, dei colori o delle note (e altre ancora). Siamo “il contenitore” di quelle regole… ma il contenuto seppure viene attraverso di noi, dove si origina?

Chissà se un giorno si riveleranno, nelle pieghe della nostra realtà  le prospettive di altre (realtà) differenti, che precedono e seguono l’unico tempo concesso all’uomo, l’adesso. 

La memoria (nel bene e più spesso all’opposto) è tutto quel che c'è e non ne conosciamo (ancora) il fondamento, l’ordito che ne sostiene le infinite trame.


Grazie.

Commenti

  1. Il tempo di una lettrice


    Ti invio questa piccola esternazione che - seppur datata - dacché sei apparso al mio orizzonte, pare proprio scritta per te.

    SETTEMBRE

    Dovrai trovarmi tu
    adesso
    e darmi un nome
    messo al futuro
    che evochi nel dirlo
    appena un sibilo
    degli occhi.

    Saremo mentre siamo
    tiranti controvento,
    fedele bollettino
    ai naviganti,
    code di folate,
    semina di grano
    in dimore d' acqua.


    f.

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