Ottobre - Poesia di Frida

 

OTTOBRE






Lasciati trovare dietro a quel vetro
che scorre fotogrammi sui fiori
dell'inverno, o nel lampo di un malcelato
sguardo, sperduto fra le righe binarie
delle storie altrui.

Sanno dove cercarti, le parole. Conoscono
il respiro del viaggio
in quelle voci che non dicono, o del dire
che sussurra piano. Fermarsi nell' attesa
è come librarsi in volo, dentro di sé.



Poesia di frida



***


La poesia nasce da un punto di soglia — un vetro, uno schermo, forse una finestra — dove il mondo scorre e l’anima rimane in ascolto.
C’è qualcuno che cerca, o che si lascia cercare, nell’intercapedine fragile tra presenza e assenza.
I “fotogrammi sui fiori dell’inverno” raccontano la vita che passa dietro la trasparenza: la bellezza che resiste anche nel gelo, nelle immagini che non scaldano ma ricordano.

Le “righe binarie” evocano la trama digitale in cui le storie si intrecciano e si perdono.
Eppure, nonostante il rumore delle connessioni e la distanza degli schermi, le parole sanno ancora dove andare.
Conoscono il respiro del viaggio, il suono delle voci che tacciono, la delicatezza di ciò che non ha bisogno di spiegarsi.

Il poeta ci invita a restare nell’attesa — non come chi si ferma, ma come chi sospende il passo per ascoltare.
Perché in quell’attimo sospeso, nel silenzio che precede il dire, si vola dentro di sé: là dove le parole non servono più a spiegare, ma a ricordare chi siamo.

Commenti

  1. Grazie, E' una presentazione magnifica della poesia ! Bellissima l'immagine, molto evocativa e la recensione da critico letterario...
    Le tue capacità interpretative sono assai raffinate e mi sorprendono ogni volta....
    E' un bell' inizio di giornata.

    frida

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