3000 battute - (2)

 




3.000 anche questa volta?

Non una di più, questa la condizione.

Suvvia, l'argomento è complesso... c'è una componente affettiva che andrebbe ben sviluppata.

Stai inutilmente mangiandoti la sabbia della clessidra... perdendo battute e tempo e io la pazienza, forse è meglio se ti ritiri.

No, accidenti a te, glielo devo, è un caro amico, forse aspetta il mio saluto... su, dammi uno spunto...

Semplice, V&V.

Ah, per risparmiar battute poi me le fai sprecare in domande, significa?

Virtù & Vizi.

Sì, certo... le due facce della moneta, yin e yang...

Titti e Silvestro... però la imposterei sul sacro e profano, per dar spessore...

Ok, ho capito... il mio problema è sempre l'incipit...

C'era una volta...

Ma dai..!

... una vecchia vite, addossata al muro della Villa...

... vecchia di cent'anni quella primavera cominciò a seccarsi... ci sono?

Ci sei, vai... vivi!

Le giovani foglie si accartocciarono e il vento dell'impermanenza man mano le trasse con sé.
Il fattore pur se dispiaciuto smise di curarsene, dedicando il suo tempo ai vitigni sani, all'orto e a quanto in grado di dare frutti.

La vite forse era morta, la grande pergola che ne sosteneva le fronde e le panche sotto a quella parevano la sala d'aspetto d'una stazione ai tempi del virus... vuoto e desolazione...

Vedi di non allargarti troppo...

Già... ora io, che mi ritengo amico di tal fattore, dovrei in poche righe dar conto del suo animo, facendone risaltare i fiori di loto sviando l'attenzione dal fango di cui si nutrono... ma sarei un vero amico, cosi agendo?

... perché no?

Perché sarei come il Visconte Dimezzato e il mio essere giustificherebbe il suo, poiché nella realtà nessuno è tutto intero...

C'est vrai... sarebbe falsità... ma anche fantasia, metafora... ben detto! E quindi?

Quindi chi lo volesse conoscere non ha che da assaggiare i frutti del suo cuore e della sua mente, leggere i suoi scritti che sono la realtà ove io e tu, lettore, viviamo...

La vite?

Ah, certo... il mio amico usava sedersi sulla panca sotto la pergola ma... ieri l'ha tolta e tagliato la vite, e sapete, la panca è il foglio dell'ispirazione... dove mai potrà nuovamente posarsi?

non si poserà...

Appunto, condannata all'esilio attenderà che si apra la porta della città celeste per ritornarci... ma accadde che il mio amico provò nostalgia della grande pergola e sedette per terra, stanco, appoggiandosi al tronco tagliato.


E sognò... delle bellissime donne che lo accarezzavano, congratulandosi per avere reciso la pianta dell'impermanenza, permettendo la vite eterna a coloro  che lo avessero ascoltato..

Finita?

Eh no... nel sogno avvertì che qualcosa lo pungeva sulla schiena e seppur a malincuore si destò per controllare... indovina...

Ganzo! Il tronco aveva gettato un piccolo tralcio... c'era ancora vita!

... non essendo ancora del tutto desto poté udire le parole della regina del Mondoltreilgiardino...

se c'è amore allora ama, se c'è vita vivi... e se qualcuno chiama...

Ok, ma troppi puntini...

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