Porte




Non son davvero porte
ma per passare innanzi
è chiesto metter a parte
l’usual parlar e silenzi.

Non puoi saper a priori
se c’è una direzione,
né come inizi il passo...
accade che si è fuori
e più non è questione
dell’alto oppur del basso.

Un luogo inesplorato
con luci e suoni nuovi,
non val lo stesso fiato
mai sai ove ti trovi.

Eppure a dargli voce
tracciandolo nell’aria
il fiume dalla foce
riporta alla sorgente.

Un luogo senza patria,
deserto d’ogni gente,
ove si forma il segno
che alfin si manifesta.

Pagando il duro pegno
si  tocca quel disegno
e da giornata mesta
il cuor ritrova festa.

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