Dare la mano?




È indubbio che i tempi che stiamo vivendo siano eccezionali come lo sono le decisioni prese (impensabili sin prima) che impattano pesantemente su quello che ritenevamo il nostro (alto) grado di libertà.  

Se nell’opinione pubblica mondiale tanta gente è giunta ad interrogarsi sul valore della libertà allora sta accadendo qualcosa d’importante, forse addirittura in grado di mettere in discussione la direzione futura del genere umano, che i più pensavano (o speravano) almeno delineata.

Alcuni scenari prospettano un crescente controllo sociale, oggi invero già ottenuto in diverse forme, specie quelle supportate dall’enorme capacità e versatilità raggiunta dai dispositivi tecnologici informatici e dai programmi che li “animano”.

Al diminuire delle libertà individuali e collettive è altrettanto indubbio corrisponderanno, allentati vincoli e depotenziati i controlli-lori, “sperimentazioni a fin di bene” in ambiti precedentemente salvaguardati da paletti etico-giuridici.

Ma senza il “terreno fertile” di una qualche forte emergenza vitale (come può esserlo quella economica, medica, militare ecc.) il bilanciamento dei poteri che ancora contraddistinguono le società occidentali (e meno le altre) opporrebbe resistenza… per quanto possibile.

Quello che noi riteniamo sia il normale fluire del tempo non è che una nostra supposizione, man mano adattata alle nuove acquisizioni, studi, esperimenti e quant’altro.

Einstein stesso fece rilevare: “Lo spazio e il tempo sono forme di intuizione, che non possono essere separate dalla coscienza più di quanto possano esserlo i concetti di colore, forma o grandezza”.

Certo una supposizione (o intuizione) vincente, soprattutto in campo scientifico, che però non è il solo accessibile e frequentato dalla coscienza ed intelletto umano. 

In certe circostanze, per certe persone, i contenuti del flusso del tempo divengono accessibili, altresì non vincolati dalla direzione della freccia  passato --> futuro.

Pur potendo disporre di un patrimonio considerevole di testimonianze registrate dalla notte dei tempi ad oggi, la difficoltà maggiore, nel tentar d’interpretarli, sta nel linguaggio corrispondente a periodi differenti.

Per dire, ammesso che talune profezie di Nostradamus, per citare uno dei più conosciuti, possano riferirsi anche a tempi vicino a noi o futuri, per come sono stati scritti (cripticamente) necessariamente vanno interpretati e anche un buon traduttore non può andar al di là di se stesso, tanto che il detto l’associa alla parola traditore.

Quindi non val la pena ad esempio d’interpretare il pensiero o l’opera di Nietzsche?

Affatto… ogni contributo può esser utile per andar al di là delle nostre convinzioni/conoscenze/interpretazioni… stante che la verità su Nietzsche la conosce (forse) il solo Nietzsche. 

Analogamente sono utili le informazioni che riguardano la libertà degli esseri umani, perché senza (quella) li si può ridurre ad oggetti, da cui prender pezzi (organi) o servirsene per giocar guerre di potere.

In un blog mi sono nuovamente imbattuto nel famoso passo dell’Apocalisse di Giovanni:

“Inoltre obbligò tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi, a farsi mettere un marchio sulla mano destra o sulla fronte. Nessuno poteva comprare o vendere se non portava il marchio, cioè il nome della bestia o il numero che corrisponde al suo nome. Qui sta la sapienza. Chi ha intelligenza, calcoli il numero della bestia, perché è un numero d’uomo; e il suo numero è seicentosessantasei” (Apocalisse 13:16-18)

Segue una parte del commento (che vi suggerisco di leggere, benché risalente al 2010):

Il CHIP sotto pelle (il marchio della Bestia 666) – Un sistema d’identificazione e di controllo mondiale , Telecomando Celebrale ?
Il microchip è un mini congegno elettronico, che per il nostro caso misura 7mm di lunghezza e 07mm di larghezza, circa la dimensione di un quarto di un granello di riso.
Può contenere fino a 250.000 dati, sia in entrata che in uscita, registrati, cioè  può trasmettere e ricevere dati e/o ordini…
E’ munito di antenna, con la quale, attraverso satellite, può localizzare qualsiasi persona o animale che lo portasse a tre metri dal luogo esatto in cui si trovano. E’ un mezzo di controllo efficientissimo.
I dati vengono letti con lo scanner, come quelli in uso nei supermercati, e vengono inviati al grande computer che tutto controlla. Contiene una batteria al litio, ricaricabile.
Questa batteria si ricarica con fluttuazioni di temperatura. E’ inoltre munito di un “trasponder” che è un sistema di immagazzinamento e lettura di informazioni (in un micro-chip), la cui lettura si fa mediante onde come quelle di un controllo remoto.
E con tutto questo ?
Il Dr. Carl Sanders è stato il direttore del progetto per lo sviluppo del micro-chip. Ingegnere elettronico dal 1968, conosce i micro-chip fin dall’inizio. Egli ha diretto un gruppo di cento fra i migliori scienziati del mondo, in uno studio che è costato un milione e mezzo di dollari.
L’oggetto di questo studio era determinare il punto più appropriato per inserire il micro-chip all’interno del corpo umano, così da poter captare al massimo i cambiamenti di temperatura, perché la batteria al litium si ricarica automaticamente con le fluttuazioni di temperatura.

Trovarono che il punto più adeguato si trovava proprio sotto i capelli della FRONTE UMANA E SOTTO IL DORSO DELLA MANO DESTRA, esattamente come descritto nell’Apocalisse (Bibbia).




Presentata l’informazione ognuno è libero d’interpretarla e approfondirla e ogni contributo potrebbe suggerire delle direzioni da percorrere, foriere di rivelare almeno piccole parti del disegno nascosto… perché, ne abbiate sensazione o convincimento oppur nulla in merito… un disegno c’è, o se preferite una prospettiva, altrimenti non vi sarebbe alcun movimento nella coscienza e da questa nel mondo reale.

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